La cefalea tensiva sembra essere associata a deficit vitaminico D



Un nuovo studio caso-controllo pubblicato su Headache suggerisce l’esistenza di una relazione tra i livelli sierici di 25(OH)D e la cefalea tensiva.
 
In questo studio, i ricercatori hanno esaminato tale associazione in 100 pazienti adulti affetti da questa patologia e 100 volontari sani (controlli).
 
Dai risultati è emerso che i livelli sierici di 25(OH)D erano significativamente più bassi nei pazienti affetti da cefalea tensiva (casi) rispetto ai controlli sani (14,7 vs. 27,4 ng/mL).
 
Non solo: la condizione di deficit vitaminico D [25 (OH) D
 
Tra le altre scoperte documentate, è stato osservato che nei pazienti cefalalgici erano più elevate, rispetto ai controlli, le percentuali di prevalenza di dolore musculoscheletrico (79% vs. 57%) e di astenia muscolare (29% vs. 10%) ed erano documentabili punteggi di dolorabilità muscolare e di fragilità ossea più elevati (3 vs. 0,8) rispetto ai controlli.
 
In particolare, i pazienti con cefalea tensiva e deficit vitaminico mostravano, rispetto ai controlli, una prevalenza più elevata di dolore muscolo-scheletrico a livello delle estremità inferiori (58% vs. 31%) e di astenia muscolare a livello dei muscoli del collo (38% vs 7%), punteggi di dolorabilità muscolare e fragilità ossea più elevati e una prevalenza maggiore di astenia associata (44% vs 17%).
 
Lo studio, infine, ha documentato l’esistenza di una forte correlazione positiva tra i livelli sierici di vitamina D e il punteggio totale di dolorabilità muscolare (R2=0.7365) e di fragilità ossea (R2=0.6293).
 
Per quanto sia questi risultati che quelli provenienti da studi già pubblicati suggeriscano la possibilità che il deficit vitaminico D influenzi la condizione di dolore muscolo-scheletrico e quella di astenia e di atrofizzazione muscolare, è tuttavia ancora presto per dire che tra questi eventi sussista una relazione di causa-effetto, anche in ragione dei limiti metodologici intrinseci alla natura dello studio (caso-controllo).
 
Una limitata attività fisica, infatti, potrebbe essere una delle possibili cause che sottendono sia la condizione di atrofizzazione muscolare che quella di ipovitaminosi D.
 
D’altro canto, il deficit vitaminico D è di frequente riscontro nella popolazione generale, per cui non si può escludere che sia il deficit vitaminico che la cefalea possano coesistere senza una relazione di causa-effetto e produrre caratteristiche cliniche sovrapponibili.
 
Ciò detto, identificare nei pazienti cefalalgici una condizione di deficit vitaminico D potrebbe essere importante a fini terapeutici e non si può escludere che un possibile intervento di supplementazione vitaminica possa essere efficace in questa tipologia di pazienti.
 
E’ necessario, pertanto, attendere i risultati degli studi di intervento per confermare la bontà di questa ipotesi.
 
Bibliografia
Prakash S, Rathore C, Makwana P, Dave A, Joshi H, Parekh H. Vitamin D deficiency in patients with chronic tension-type headache: a case-control study [published online May 3, 2017]. Headache. doi: 10.1111/head.13096
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