Metanalisi UK, la vitamina D riduce le esacerbazioni di BPCO in chi ne è carente



Il ricorso alla supplementazione vitaminica D è in grado di ridurre del 45% le esacerbazioni d BPCO moderata-severa in pazienti con ridotti livelli circolanti di 25(OH)D al basale. I pazienti con livelli di 25(OH)D nella norma (almeno 25 nmol/l) sono però esclusi da tale beneficio.
 
Queste le conslusioni principali di una metanalisi di recente pubblicazione su Thorax che suffraga i benefici di questa vitamina sulla salute respiratoria documentati in alcuni (ma non in tutti) studi pubblicati nel passato sull’argomento, spiegandone le ragioni (livelli vitaminici di partenza).
 
Disegno dello studio
I ricercatori hanno effettuato una ricerca sistematica della letteratura sui principali database bibliografici medici, allo scopo di identificare tutti i trial clinici randomizzati che avevano valutato l’effetto della supplementazione vitaminica D sull’incidenza di esacerbazioni acute da BPCO.
 
La ricerca bibliografica ha portato all’identificazione di 4 trial clinici randomizzati (per un totale di 560 pazienti). Poiché, però, erano disponibili i dati individuali dei singoli pazienti relativamente a 3 dei 4 trial clinici individuati, la metanalisi dei dati è stata effettuata solo su questi ultimi, effettuati in Belgio, UK e Paesi Bassi.
 
Le dosi di vitamina D supplementate in questi studi variavano da 30 mcg/die a 2.500 mcg/mese.
 
I risultati, inoltre, sono stati corretti in base ad alcuni fattori quali l’età, il sesso di appartenenza, il grado spirometrico GOLD e il trial singolarmente analizzato.
 
Risultati principali
Dall’analisi è emerso che la supplementazione non era in grado di influenzare il tasso complessivo di esacerbazioni moderate/severe di BPCO (aIRR=0,94; IC95%=0,78-1,13).
 
L’analisi pre-specificata per sottogruppi, invece, ha scoperto che gli effetti protettivi erano documentabili nei partecipanti agli studi nei quali i livelli di 25(OH)D erano <25 nmol/l (aIRR= 0,55; IC95%=0,36-0,84) ma non in quelli in cui i livelli basali del metabolita circolante della vitamina D erano ≥25 nmol/L (aIRR=1,04; IC95%=0,85-1,27; p per interazione=0,015). Vitamin D, al contratio, non si è dimostrata efficace nell’influenzare la proporzione di pazienti che aveva sperimentato almeno un evento avverso serio (aOR=1,16, IC95%=0,76-1,75).
 
Implicazioni dello studio
Nel commentare i risultati, gli autori dello studio hanno sottolineato che l’osservazione secondo la quale i benefici della supplementazione vitaminica erano limitati ai pazienti con livelli basali ridotti di vitamina D coincideva con i risultati di un’altra metanalisi, condotta 2 anni prima dalla stessa equipe di ricerca, che aveva esaminato i trial clinici sull’impiego di vitamina D nella prevenzione delle esacerbazioni asmatiche.
 
“Dal momento che le infezioni respiratorie acute sono solitamente responsabili dell’aggravamenti degli episodi di esacerbazione sia nell’asma che nella BPCO – aggiungono – è possibile che gli effetti protettivi della vitamina D contro questi outcome siano mediati da un meccanismo comune, ovvero l’induzione di risposte antivirali e antimicrobiche”.
 
Nel ricordare che i risultati di questa metanalisi sono sulla stessa linea dei risultati ottenuti in alcuni, ma non in tutti gli studi osservazionali effettuati sull’argomento, i ricercatori hanno anche suggerito che la mancata osservazione di un beneficio della supplementazione vitaminica potrebbe essere stato dovuto al basso numero di partecipanti con ridotti livelli di partenza di vitamina D.
 
Nell’invitare alla cautela nell’interpretazione dei risultati della loro metanalisi, condotta su un numero limitato di trial clinici, i ricercatori hanno ricordato, tuttavia, come sia attualmente in corso un trial clinico volto a valutare gli effetti della supplementazione vitaminica D sulla prevenzione delle esacerbazioni da BPCO (studio PRECOVID, prossimo al termine, previsto entro l’anno).
 
“L’inclusione dei dati individuali di questo studio in una prossima metanalisi – concludono – potrebbe aumentare la potenza statistica dell’analisi per sottogruppi effettuata nella metanalisi corrente e, di conseguenza, la generalizzabilità dei risultati”.
 
 
Bibliografia
Jolliffe DA, et al “Vitamin D to prevent exacerbations of COPD: systematic review and meta-analysis of indiviual participant data from randomized controlled trials” Thorax 2019; DOI: 10.1136/thoraxjnl-2018-212092.
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