Obesità infantile, forse la supplementazione vitaminica può aiutare!



La supplementazione di vitamina D potrebbe promuovere la perdita di peso in bambini in sovrappeso o francamente obesi e ridurre i fattori di rischio di malattie cardiache e metaboliche in età adulta. Queste le conclusioni di uno studio recentemente presentato nel corso del 57esimo congresso annuale della European Society for Paediatric Endocrinology, che suggerisce un ruolo della supplementazione vitaminica come parte integrante di strategia efficace per ridurre l’obesità infantile e ridurre il rischio di malattie gravi in età adulta.

Razionale e disegno dello studio

L’obesità, durante l’infanzia e l’adolescenza, rappresenta un problema rilevante di salute pubblica a livello globale, responsabile dello sviluppo di complicanze onerose (in termini di consumo di risorse sanitarie), serie e debilitanti, come le malattie cardiache e il diabete nell’adulto.

Per quanto il deficit di vitamina D sia tipicamente associato ad un alterato metabolismo osseo, negli ultimi anni sono aumentate le osservazioni che documentano una sua associazione con un incremento dei processo di accumulazione di tessuto adiposo e con l’obesità.

Fino ad ora, tuttavia, non esistevano ancora studi sugli effetti della supplementazione vitaminica sul peso e lo stato di salute dei bambini e degli adolescenti obesi.

Di qui il nuovo studio, condotta da una equipe di ricercatori greci, che ha valutato 223 bambini ed adolescenti obesi per 12 mesi, destinandone 117 alla randomizzazione al trattamento di supplementazione vitaminica D, in accordo con con le Linee Guida della Endocrine Society sul trattamento e la prevenzione del deficit vitaminico D.

Risultati principali

Sono stati registrati i livelli di vitamina D, di grasso corporeo e di alcuni marker biologici della funzione epatica e CV sia all’inizio dello studio che a distanza di 12 mesi e i risultati hanno mostrato che i bambini sottoposti a supplementazione vitaminica mostravano livelli significativamente più bassi di BMI, di grasso corporeo e un miglioramento di quelli di colesterolo.

Le implicazioni dello studio…con un invito alla prudenza

“I risultati di questo studio suggeriscono che un semplice intervento di supplementazione vitaminica D potrebbe essere in grado di ridurre il rischio, in bambini in sovrappeso e obesi, di andare incontro a complicanze cardiache e metaboliche serie in età avanzata – hanno commentato gli autori della ricerca presentata al congresso”.

I ricercatori hanno ora in programma di studiare gli effetti della supplementazione vitaminica D sulla salute dei bambini e degli adolescenti obesi già in condizioni di salute non ottimali, in quanto affetti da ipertensione, iperglicemia e ipercolesterolemia, tutti fattori di rischio noti di insorgenza di malattia CV, ictus e diabete.

Al contempo, però, gli autori dello studio non si sono sottratti dall’invitare alla prudenza nella interpretazione dei dati: “Per quanto questi risultati iniziali suggeriscano un impiego positivo della vitamina D nel trattamento dell’obesità, non esistono ancora evidenze sulla safety e sugli effetti a lungo termine della supplementazione, soprattutto in assenza di deficit vitaminico D”.

Di qui l’invito a considerare sempre i livelli vitaminici D di partenza, al fine di leggere correttamente quanto dimostrato in questo e in altri studi sulla supplementazione vitaminica D.

 

Fonte

European Society for Paediatric Endocrinology