Può la carenza di vitamina D avere un ruolo nella insorgenza e progressione del tumore?



La formazione di tumori è il risultato dell’alterazione del normale funzionamento delle cellule: le fasi di accrescimento, differenziazione e morte, che sono finemente controllate nelle cellule normali, diventano sregolate in quelle tumorali.

Che cosa c’entra in tutto questo la vitamina D? In realtà molti studi indicano che la vitamina D e i suoi metaboliti, oltre al ruolo nel metabolismo dell’osso, svolgano altre funzioni nell’insorgenza e progressione di malattie quali infezioni respiratorie, malattie autoimmuni, malattie cardiovascolari e, appunto, cancro.  Si ritiene , in particolare, che bassi livelli di vitamina siano associati a insorgenza di cancro e che,  per contro, la sua assunzione possa prevenire molti tipi di neoplasie. Questo argomento viene trattato, in un’ampia revisione della letteratura, da un gruppo di ricercatori coordinato dalla Professoressa Colao.

Ma come può la vitamina D intervenire nell’insorgenza e la progressione dei tumori? Il cancro è una malattia complessa, ed è noto che lo sviluppo di molti tipi di tumore sia legato all’infiammazione e allo stato del sistema immunitario. In questo senso, molte osservazioni, tra le quali, non ultima, quella che il suo recettore è espresso nel sistema immunitario, indicano che la vitamina D possa svolgere una funzione immunomodulatoria. Il ruolo della vitamina D è stato studiato soprattutto nei tumori del seno, del colon-retto e della pelle. I risultati degli studi non sono sempre concordanti, e alcune evidenze ottenute in vitro non sono sempre trovano conferma nell’uomo.
Gli studi indicano che l’effetto della vitamina D possa essere diverso a seconda della tipologia del tumore. Per esempio, se nel caso del tumore al seno, alcuni dati indicano che bassi livelli di vitamina D circolanti aumentino il rischio di sviluppare il tumore, nel caso del  tumore del colon-retto il ruolo è più delineato e sembra che la vitamina D agisca inibendo la progressione della malattia. N caso del melanoma, infine, le conoscenze disponibili sono insufficienti per trarre conclusioni realistiche Vale la pena sottolineare che gli studi di supplementazione con la vitamina D, hanno prodotto risultati contrastanti.

La relazione tra tumore e vitamina D suscita molto interesse ed è oggetto oggi di molte ricerche scientifiche. Uno degli aspetti più interessanti sarà quello di verificare l’effetto della supplementazione con vitamina D nella popolazione generale e in quella più suscettibile all’insorgenza di alcuni tumori.

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