Quale è la funzione della vitamina D sull’osso?



La vitamina D

• partecipa ai processi che regolano gli scambi di ioni calcio e di ioni fosfato tra lo scheletro e il sangue, responsabili del mantenimento delle condizioni ottimali di concentrazione plasmatica di questi ioni e/o del loro ristabilimento in caso di alterazione (=omeostasi plasmatica calcio-fosforo)
• svolge un’azione calciofissatrice sulle ossa.

L’osso può essere sostanzialmente paragonato ad un grande serbatoio e a un sistema tampone (=sistema che possiede la proprietà di contenere, entro limiti molto ristretti, le variazioni del pH in seguito all’aggiunta di piccole quantità di acidi o di basi) per gli ioni calcio e gli ioni fosfato.

L’omeostasi plasmatica calcio-fosforo è garantita dall’azione dell’ormone paratiroideo (PTH), prodotto dalle ghiandole paratiroidi, e della calcitonina, sintetizzata dalle cellule parafollicolari della tiroide, che svolgono azioni opposte, regolando il flusso di questi costituenti organici tra il plasma e l’osso.

Basse concentrazioni plasmatiche di calcio stimolano le cellule delle ghiandole paratiroidi al rilascio di PTH, il quale dà inizio alla liberazione di calcio dal tessuto osseo, favorisce l’assorbimento del calcio assunto con gli alimenti a livello della mucosa intestinale (processo mediato dalla vitamina D3) ed aumenta il riassorbimento del calcio dall’urina da parte dei tubuli renali.

Elevate concentrazioni di calcio nel sangue inducono la liberazione di calcitonina da parte delle cellule parafollicolari della tiroide, favorendo il deposito di calcio nell’osso. A ciò contribuisce anche la capacità della calcitonina di stimolare l’enzima 1alfa-idrossilasi renale per garantire la presenza in circolo di vitamina D.

L’azione diretta della vitamina D sul tessuto osseo si esplica attraverso l’interazione con i recettori per la vitamina D3 espressi dagli osteoblasti. E stato osservato che la vitamina D promuove la sintesi di alcune proteine, soprattutto l’osteocalcina, fondamentali per i meccanismi omeostatici del tessuto osseo sopra descritti. La vitamina D3, inoltre, induce la produzione di RANKL, promuovendo così l’attivazione degli osteoclasti.

In ragione di questa duplice azione (sull’omeostasi calcio-fosforo e direttamente sull’osso), bassi livelli di vitamina D causano il riassorbimento del tessuto osseo, mentre livelli ottimali facilitano l’assorbimento di calcio e fosforo dal rene e dall’intestino.