Supplementazione vitamina D3 efficace su rigidità arterie in maniera dose-dipendente



La supplementazione di dose elevate di vitamina D3 sembra far bene alla salute delle arterie, preservandone l’elasticità e, in questo modo, riducendo il rischio successivo di malattia CV (coronaropatia ictus). Ciò è quanto sembrano dimostrare i risultati preliminari di uno studio recentemente pubblicato su PlosOne.

Nello specifico, in soli 4 mesi, la supplementazione vitaminica è stata in grado di ridurre, in modo dose-dipendente, la rigidità arteriosa in un gruppo di 70 giovani americani di ambo i sessi e di etnia Afro-Americana, particolarmente soggetta a stato vitaminico non ottimale.

Razionale dello studio
“Nel corso dell’ultimo decennio, alcuni studi hanno correlato la condizione di deficit vitaminico D con la presenza di fattori di rischio e di mortalità CV, nonché di ictus e di arteriopatia periferica – ricordano gli autori nell’introduzione allo studio”.

Le malattie CV, inoltre, rappresentano la causa principale di mortalità negli Afro-Americani: di qui la necessità di individuare uno strumento per il riconoscimento precoce dei processi patologici alla base di questa osservazione, nonché a fini di diagnosi, prevenzione e trattamento.

La rigidità arteriosa rappresenta un predittore indipendente di eventi e di mortalità CV; inoltre, essa non rappresenta solo una fattore di rischio di malattia CV ma è anche un meccanismo patologico che sottende l’insorgenza di malattia CV, in ragione della sua influenza sia sui vasi sanguigni che sul cuore.

Alcuni studi hanno suggerito l’esistenza di una correlazione tra lo stato carenziale di vitamina D e la rigidità delle arterie e, pertanto, è stato ipotizzato un possibile impatto benefico di un intervento di supplementazione vitaminica su questo evento, in termini di riduzione della morbi- mortalità CV.

Pur in presenza di dati contraddittori in letteratura a quest’ultimo riguardo, l’equipe di ricerca che ha condotto il nuovo studio aveva già pubblicato due lavori sull’argomento: il primo di questi aveva documentato come la supplementazione di colecalciferolo 2000 UI/die fosse in grado di contrastare la progressione della rigidità arteriosa in un gruppo di adolescenti Afro-Americani.

Il secondo, più recente – un piccolo trial randomizzato e controllato vs. placebo (placebo, 600 UI/die, 2.000 UI/die vs. 4.000 UI/die), era stato condotto in soggetti Afro-Americani, sovrappeso ma in buona salute apparente, documentando l’esistenza di un incremento dose-risposta delle concentrazioni sieriche di 25(OH)D.

L’obiettivo di questo nuovo studio, invece, è stato quello di effettuare un’analisi secondaria del trial sopra citato, per verificare l’esattezza dell’ipotesi della capacità dell’intervento di supplementazione vitaminica di ridurre la rigidità arteriosa in maniera dose-dipendente.

Disegno dello studio e risultati principali
I ricercatori hanno reclutato 70 soggetti Afro-Americani in sovrappeso (età= 13±45) con livelli sierici di 25(OH)D <20 ng/mL. Questi sono stati randomizzati a supplementazione orale mensile di vitamina D3 (18.000 UI [~600 IU/die], n = 17; 60.000 UI [~2000 IU/die], n=18; 120,000 UI [~4000 UI/die], n= 17) o a placebo per 16 settimane. Sono state effettuate, sia all'inizio che alla fine dello studio, misurazioni di rigidità arteriosa, ovvero la PWV (velocità dell'onda di polso in aorta con il metodo carotide-femorale e carotide-radiale). Passando ai risultati, è stato documentato, innanzi tutto, un incremento dose-dipendente dei livelli sierici di 25(OH)D associato alla supplementazione di vitamina D3 (p<0,01). Un trend lineare significativo verso il basso è stato osservato per la PWV carotide-femorale (p<0,01), dal momento che le variazioni medie di questo parametro nei quattro gruppi in studio sono state pari, rispettivamente, a 0,13 m/s (IC95%= -0,24, 0,51 m/s) per il gruppo placebo, 0,02 m/s (IC95%= -0,34, 0,38 m/s) per quello supplementato con 600 UI/die, -0,11 (IC95%= -0,50, 0,27 m/s) per quello supplementato con 2.000 UI/die e -0,70 m/s (IC95%= -1,07, -0,32 m/s) per quello supplementato con 4.000 UI/die. Risultati simili sono stati osservati anche per la PWC carotid-radiale (p=0,03), con variazioni medie di questo parametro nei 4 gruppi in studio. Limiti e implicazioni dello studio
Nel commentare i risultati, gli autori del lavoro hanno declinato sia i punti di forza che quelli di debolezza metodologica.
Tra i punti di forza evidenziati dai ricercatori sono stati ricordati il disegno dello studio (trial randomizzato e controllato in doppio cieco), la supervisione della supplementazione mensile di vitamina D3, allo scopo di assicurare la compliance totale a questo intervento, nonchè, last but not least, la scelta delle dosi di vitamina D3 somministrate, basata sui valori RDA correnti negli USA (600 UI/die) e sulla massima dose tollerata (4.000 UI/die), fissata dall’IOM (Institute of Medicine).

Quanto ai limiti dello studio, è stata ricordata la ridotta numerosità del campione di pazienti e la scelta dei partecipanti al trial, effettuata in stagioni differenti (anche se sono stati scelti, in tutti i casi, pazienti con livelli vitaminici subottimali), nonché uno squilibrio di genere nel campione di pazienti (prevalenza sesso femminile), anche se la rappresentazione di genere non è risultata differente tra i vari gruppi in studio – da qui l’assenza di differenze di risultati dopo aggiustamento dei dati per genere come fattore confondente.

Ciò premesso, questo studio è il primo trial ad aver osservato un miglioramento dose-dipendente della rigidità arteriosa in soggetti supplementati con dosaggi differenti di vitamina D3.

Sono ora necessari studi di dimensioni numeriche più ampie in grado di determinare se la supplementazione con vitamina D3 sia in grado di ridurre il rischio di eventi CV in diverse popolazioni a rischio.

Bibliografia
Raed A et al. Dose responses of vitamin D3 supplementation on arterial stiffness in overweight African Americans with vitamin D deficiency: A placebo controlled randomized trial. PLoS ONE 12(12): e0188424. https://doi.org/10.1371/journal.pone.0188424
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