Livelli di vitamina D e tassi eradicazione H. pylori: esiste un legame?



La documentazione di un deficit di vitamina D in circolo può essere considerata un potente fattore di rischio predittivo di insuccesso terapeutico nell’eradicazione di H. pylori. Lo dimostrano i risultati di uno studio pubblicato su JGH Open
 
Razionale dello studio
L’ infezione da H. pylori rappresenta, come è noto, una delle cause principali di gastrite cronica. Colpisce quasi il 50% della popolazione mondiale ed è importante nella patogenesi di altre malattie gastrointestinali come la malattia da ulcera peptica, l’adenocarcinoma gastrico e il linfoma gastrico.
 
“Per quanto la terapia tripla a base di inibitore di pompa protonica (PPI), claritromicina e amoxicillina o metronidazolo sia da tempo utilizzata come opzione terapeutica di prima linea nel trattamento delle infezioni sostenute da H. pylori – ricordano i ricercatori nell’introduzione al lavoro – i tassi di guarigione sono compresi tra il 70% e l’85% (…). Il fattore più importante che condiziona i tassi di guarigione da H. pylori è quello dell’antibiotico-resistenza ai vari ceppi di questo batterio (con un incremento preoccupante dei ceppi antibiotico-resistenti)”.
 
L’immunità dell’ospite gioca anch’essa un ruolo importante contro le infezioni sostenute da H. pylori.
 
A questo riguardo, i ricercatori ricordano come la vitamina D sia dotata di proprietà immunomodulatorie, anti-infiammatorie e antifibrotiche e come giochi un ruolo importante nella regolazione della proliferazione cellulare e della differenziazione.
 
“Studi recenti – continuano – hanno dimostrato che la vitamina D possiede anche attività antimicrobica, e che un suo deficit ha effetti deleteri sia sullo stato di benessere generale dell’individuo che sulla longevità. Si ritiene che la vitamina D sia in grado di ridurre il rischio di infezione attraverso meccanismi diversi: 1) stimolando l’immunità nativa modulando la produzione di peptide antimicrobico (AMP) e la risposta alle citochine; 2) stimolando l’attività di monociti e macrofagi e contribuendo, in tal modo, all’instaurarsi di un potente effetto antimicrobico sistemico”.
 
Su questi presupposti è stato concepito il nuovo studio, che ha studiato l’effetto dei livelli sierici di 25(OH)D sul tasso di eradicazione di H.pylori in pazienti già sottoposti a terapia tripla.
 
Disegno dello studio
Lo studio ha incluso 150 pazienti con diagnosi di gastrite da H. pylori, confermata da endoscopia e test antigenico delle feci. I ricercatori hanno misurato i livelli sierici di 25(OH)D mediante test ELISA prima di iniziare la terapia di eradicazione dell’infezione da H. pylori. Tutti i pazienti sono stati trattati con terapia tripla a base di claritromicina per 14 giorni.
 
L’eradicazione di H. pylori è stata determinata mediante test antigenico delle feci, condotto un mese dopo la fine della terapia.
 
I ricercatori hanno suddiviso i pazienti in due gruppi: pazienti con livelli vitaminici D sufficienti (gruppo I= ≥20 ng/ml), e pazienti con livelli vitaminici deficitari (gruppo II=
 
Risultati principali
I ricercatori hanno osservato il successo dell’eradicazione di H. pylori in 105 pazienti (pari al 70% del campione) e l’insuccesso terapeutico in 44 pazienti (pari al rimanente 30%).
 
Approfondendo la lettura dei dati, è emerso che il livelli medio di vitamina D circolante era significativamente più basso nel gruppo di pazienti che era andato incontro a insuccesso della terapia di eradicazione di H. pylori rispetto al gruppo che, invece, aveva tratto beneficio dalla terapia (14,7 ± 4,5 vs 27,41 ± 7,1; P < 0,001).
 
Inoltre, è stato documentato un numero significativamente più elevato di pazienti con livelli deficitari di 25(OH)D tra i pazienti che avevano sperimentato un insuccesso terapeutico della terapia di eradicazione rispetto agli altri (30 vs. 10= 66,6% vs. 9,5%; p<0,001).
 
Riassumendo
In conclusione, lo studio ha dimostrato che i tassi di eradicazione di H. pylori sono significativamente più bassi nei pazienti con livelli ridotti di vitamina D. Inoltre, il numero di pazienti con livelli insufficienti di questa vitamina è risultato significativamente più elevato nel gruppo di pazienti che non ha tratto beneficio dalla terapia di eradicazione rispetto all’altro gruppo.
 
Tali risultati, pertanto, suffragano la prossima messa a punto di trial clinici di intervento finalizzati a valutare il possibile effetto additivo della supplementazione vitaminica D nell’eradicazione di H. pylori.
 
 
Bibliografia
El Shahawy MS et al. The effect of vitamin D deficiency on eradication rates of Helicobacter pylori infection. JGH Open. 2018 Dec; 2(6): 270–275.
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